Sviluppo infantile precoce: un investimento per il futuro
“Qual è uno dei modi migliori in cui la società può dare impulso al benessere condiviso, promuovere una crescita economica inclusiva, espandere le pari opportunità e porre fine alla povertà estrema? La risposta è semplice: investire nello sviluppo infantile precoce”.
Viene introdotta così la versione italiana del Nurturing Care Framework (NCF). Il documento è il frutto di un ampio processo di consultazione che ha coinvolto centinaia di esperti e istituzioni, tra cui OMS, UNICEF, Banca Mondiale e Partnership per la Salute materno-infantile, e si rivolge a quanti operano nel campo dell’infanzia a tutti i livelli, dal piano politico e amministrativo a quello delle relazioni individuali tra operatori e famiglie.
Grazie alla straordinaria plasticità del cervello il periodo di sviluppo infantile che va dal concepimento ai primi anni di vita rappresenta un enorme bagaglio di possibilità, con ricadute a lungo termine sulla salute, le competenze cognitive e sociali, i percorsi scolastici e lavorativi, sia per i singoli individui che per le comunità nel loro insieme. In questo senso ha un particolare impatto la relazione tra genitore e bambino, che può essere promossa attraverso, ad esempio, il contatto precoce alla nascita e le esperienze condivise di lettura, musica e gioco.
Il Nurturing Care Framework fornisce indicazioni e raccomandazioni - basate su evidenze scientifiche in campi disciplinari diversi, come le neuroscienze cognitive e l’economia – sugli interventi da promuovere per i primissimi anni di vita, affinchè ogni bambino possa raggiungere il pieno del proprio potenziale di sviluppo.
In particolare, il documento individua 5 componenti con i relativi indicatori per creare ambienti favorevoli:
- Buono stato di salute: attraverso investimenti nella copertura sanitaria universale
- Alimentazione adeguata: vanno diffusi maggiormente gli strumenti che favoriscano l’allattamento e consentano di scegliere gli alimenti più appropriati per l’infanzia, come il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno, e la Guida accompagnatoria.
- Genitorialità responsiva: il congedo parentale retribuito, l’accessibilità economica dei servizi educativi per la prima infanzia, e il design urbano ripensato a misura di bambino, favoriscono le relazioni parentali nei primissimi anni di vita.
- Opportunità di apprendimento precoce: è importante che i bambini abbiano accesso ai nidi e alla scuola dell’infanzia, utili per lo sviluppo cognitivo e sociale del bambino, così come per la preparazione alla scuola dell’obbligo.
- Protezione e sicurezza: assicurando delle tutele economiche regolari alle famiglie più povere e vulnerabili, e garantendo un salario minimo ai caregiver.
Infine, il documento individua i risultati attesi da tutti i paesi entro il 2023, per rendere operative e efficaci le azioni proposte.
Le proposte del Nurturing Care Framework possono fornire un tassello molto importante nel contrasto alle disuguaglianze, e in particolare delle disuguaglianze educative. Su questo è necessario riflettere alla luce degli ultimi dati UNICEF “Partire svantaggiati: la disuguaglianza educativa tra i bambini dei paesi ricchi”, in cui l’Italia risulta tredicesima su 38 paesi ricchi per livello di uguaglianza nella scuola secondaria; quindicesima su 41 per tasso di accesso all’istruzione prescolastica e sesta su 29 per capacità di lettura nella scuola primaria.
La versione in italiano del Nurturing Care Framework è stata curata dal Centro per la Salute del Bambino Onlus ed è disponibile nella sezione: http://www.csbonlus.org/materiali-operatori.html.
Le immagini sono tratte dal volume "Nurturing Care Framework".